Pistacia lentiscus

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Title

Pistacia lentiscus

Creator

Raffaele Bravin

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

anacardiaceae

Nome comune

Lentisco

Etimologia

Dal lat. lentiscus, voce di origine straniera, accostata a lentus ‘lento’, per l'umore vischioso della pianta •sec. XIV
Il lentisco compare per la prima volta in alcuni riferimenti storici al Mastice di Chios. Il lentisco sarà per la prima volta descritto da Dioscoride

Ambiente

- E’ coltivato in tutte le regioni a clima mediterraneo, è molto presente anche in Italia, soprattutto in Sardegna e Abruzzo dove è presente soprattutto in provincia di Chieti ed è comune nelle aree litoranee e nelle vallate.
Cresce intorno ai 600-700 di dislivello

Caratteri botanici

Tronco basso, sinuoso e con una corteccia squamosa cenerina o rossastro-bruna, il tronco varia dai 23 ai 42 cm di misura
alterne, paripennate, glabre, di colore verde cupo, con 6-10 segmenti ottusi ellittico-lanceolati a margine intero e apice ottuso, lunghi fino a 30mm, coriacee, glabre con piccolo mucrone apiacale e rachide leggermente alato
FIORI – unissessuali, attinomorfi, pentameri, tetraciclici, in pannocchie cilindriche brevi e dense disposte all’ascella delle foglie dei rametti dell’anno precedente; fiori maschi con 4-5 stami ed un pistillo rudimentale, vistosi per la presenza di un colore rosso vivo
FRUTTI - drupa globose o lenticolari, di diametro 4-5mm, carnose, rossastre, tendente al nero a maturità contenenti 1 seme

Usi

Il lentisco è usato per produrre l’olio di lentisco, diffuso soprattutto in Sardegna (dove è stato fino al XX sec il grasso alimentare vegetale più consumato dopo l’olio di oliva)
Il legno del lentisco è apprezzato per lavori di intarsio e veniva usato per creare carbone vegetale
Le foglie venivano usate per la concia delle pelli e a uso ornamentale
La resina era usata come: una antica chewing gum, nella creazione dei colori da pittura, è usata nella creazione di un liquore aromatico

Storia e leggende

I più antichi riferimenti storici al Mastice di Chios e ai suoi usi medicinali risalgono a Herodotus nel V° secolo a.C. , ma una descrizione alle sue virtù medicinali si trova per la prima volta nel testo di Dioscoride, Plinio il vecchio (23-79 d.C.) nella sua “ Naturalis historia”, nomina il mastice di Chios e suggerisce di utilizzare anche l’olio ricavato dai frutti di Lentisco e mescolato a cera per medicare le escoriazioni.

Riferimenti

http://dryades.units.it/FVG/index.php?procedure=taxon_page&id=3034&num=4849
http://www.global-antiaging-medicine.com/it/2015/12/07/lefficacia-del-mastice-di-chios-pistacia-lentiscus-verso-la-gastrite/
https://it.wikipedia.org/wiki/Pistacia_lentiscus
https://www.google.it/search?rlz=1C1PRFC_en&biw=1440&bih=720&tbm=isch&sa=1&ei=1kXaWq35DcuWgAa6wp-gDw&q=Pistacia+lentiscus+pianta+fiore+frutti+erboristeria&oq=Pistacia+lentiscus+pianta+fiore+frutti+erboristeria&gs_l=psy-ab.3...4643.10361.0.10491.23.19.3.0.0.0.126.1883.3j15.18.0....0...1c.1.64.psy-ab..2.0.0....0.JXwcoJGZW9c#imgrc=OYkefE0HbNoHKM:

Collection

Citation

Raffaele Bravin, “Pistacia lentiscus,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 21, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/574.