Cichorium intybus var. Catalogna
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Title
Cichorium intybus var. Catalogna
Creator
Federico Perissini
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Cichorium intybus var. Catalogna
Nome comune
cicoria comune; cicoria Catalogna; cicorie (friulano); cicoria (bisiaco)
Etimologia
Per il nome generico (Cichorium) di questa pianta è difficile trovare un'etimologia. Probabilmente si tratta di un antico nome arabo: Chikouryeh. Sembra (secondo altri testi) che derivi da un nome egizio Kichorion, o dall'accostamento di due termini Kio (= io) e chorion (= campo); gli antichi greci ad esempio chiamavano questa pianta kichora, kichòria oppure kichòreia. Potrebbe essere quindi che gli arabi abbiano copiato il nome dai greci ma non è del tutto certo.
Inoltre è difficile trovare un nome poiché, questa pianta, è conosciuta fin dall'antichità. Viene citata nel Papiro di Ebers (circa 1550 a.C.), da Plinio che nei suoi scritti diceva che questa pianta era, appunto, conosciuta fin dall'antico Egitto; il medico greco Galeno la consigliava contro le malattie del fegato; senza contare tutti i riferimenti in epoca romana.
Inoltre è difficile trovare un nome poiché, questa pianta, è conosciuta fin dall'antichità. Viene citata nel Papiro di Ebers (circa 1550 a.C.), da Plinio che nei suoi scritti diceva che questa pianta era, appunto, conosciuta fin dall'antico Egitto; il medico greco Galeno la consigliava contro le malattie del fegato; senza contare tutti i riferimenti in epoca romana.
Ambiente
Cresce nei campi e luoghi erbosi dell’Europa, Asia temperata e Africa boreale. È pianta rustica che richiede terreni non umidi, di preferenza sabbiosi. La possiamo trovare fino a 1200m s,l.m
Caratteri botanici
Il fusto, diritto, rigido, ricoperto da peli ed angoloso, può raggiungere l’altezza di un metro ed è molto ramificato. Le foglie basali sono profondamente incise a denti acuti, quelle superiori sono piccole, a forma di lancia, frastagliate, prive di stelo e semiabbraccianti il fusto. Il colore delle foglie è verde scuro, sulle nervature possono essere soffuse di rosso. Dimensioni delle foglie: larghezza 3 –5 cm; lunghezza 10 – 25 cm. La radice della cicoria è a fittone cilindrica, lunga e carnosa. I fiori di cicoria sono riuniti in gruppi di 2-3 capolini, terminali o ascellari. Ogni capolino è composto da 20-25 fiori alcuni dei quali ligulati con ligule turchine simulanti una corolla. I frutti sono acheni (impropriamente detti semi) di forma obovata-piramidale. La fioritura avviene in luglio-settembre. I fiori, raggruppati in grandi capolini di uno splendido colore azzurro, si schiudono all’alba e si richiudono, decolorandosi, verso il tramonto.
Usi
È coltivata, per le foglie, che si mangiano sia crude sia cotte, e per le radici, che se tostate, o essiccate, danno un surrogato del caffè ( veniva usate durante i periodi di guerra dato che i trasporti di caffè, dall'America latina e centrale oppure dall'Asia, subivano molti rallentamenti); si raccolgono anche le foglie delle piante selvatiche, più amare. Le radici e le foglie, fresche o in infuso o decotto, si usano come tonico depurativo e lassativo. Dai fiori si possono estrarre dei liquidi utili per curare alcuni tipi di oftalmie. La polpa della radice può essere utile per alcune infiammazioni. In ambito medico, in genere, si usano dei decotti oppure si formano degli sciroppi e, dalle foglie macerate, si può ottenere una crema rinfrescante per il viso.
Storia e leggende
Un'antica leggende rumena racconta che un giorno il sole chiese a donna Floridor di sposarlo. La fanciulla rifiutò allora il sole, irato, la trasformò nel fiore della cicoria condannandola a guardarlo (il sole) ogni momento della sua giornata da quando appariva in cielo a quando scompariva la sera. Questo per spiegare che i fiori della cicoria sono eliotropi.
Un'altra bella leggenda bavarese narra la seguente storia sulla cicoria: una principessa era stata abbandonata dal suo sposo perchè sedotto da una ninfa. La principessa dopo giorni di dolore chiede di morire e di non rivedere più il suo amato. Anche le sue damigelle fecero una preghiera però di essere sempre viste dal principe. Così il buon Dio esaudì le loro preghiere: trasformò la principessa in un bellissimo fiore bianco mentre le damigelle in fiori azzurri che crescevano ovunque lungo le strade dove passava il principe. Per questo motivo in lingua tedesca la cicoria si chiama anche wegwarte «guardiana delle strade» o wegeleuchte «luce delle strade».
Un'altra bella leggenda bavarese narra la seguente storia sulla cicoria: una principessa era stata abbandonata dal suo sposo perchè sedotto da una ninfa. La principessa dopo giorni di dolore chiede di morire e di non rivedere più il suo amato. Anche le sue damigelle fecero una preghiera però di essere sempre viste dal principe. Così il buon Dio esaudì le loro preghiere: trasformò la principessa in un bellissimo fiore bianco mentre le damigelle in fiori azzurri che crescevano ovunque lungo le strade dove passava il principe. Per questo motivo in lingua tedesca la cicoria si chiama anche wegwarte «guardiana delle strade» o wegeleuchte «luce delle strade».
Riferimenti
http://www.treccani.it
http://francescofiume.altervista.org
www.agraria.org
www.floraitaliae.actaplantarum.org
www.wikipedia.it
http://www.elicriso.it
http://francescofiume.altervista.org
www.agraria.org
www.floraitaliae.actaplantarum.org
www.wikipedia.it
http://www.elicriso.it
Collection
Citation
Federico Perissini, “Cichorium intybus var. Catalogna,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 25, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/582.